Quando si parla di aste immobiliari, spesso sorgono domande delicate riguardo non solo alle modalità di partecipazione e aggiudicazione del bene, ma anche in merito ai soggetti che possono provare ad acquistare l'immobile. Può capitare, per esempio, che i parenti del debitore si mostrino interessati al bene, ma che non sia ben chiaro se gli stessi, dato il vincolo familiare, abbiano il diritto di partecipare e acquistare la casa. Il caso più eclatante è senza dubbio quello che vede protagonisti genitori e figli: una casa all'asta la può comprare il figlio del debitore pignorato? Vediamo meglio cosa dice la legge su questo argomento spinoso che ha richiesto l'intervento della Cassazione in diverse occasioni.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la legge italiana non pone particolari limiti al figlio del debitore per la partecipazione all'asta e la presentazione di offerte per acquistare la casa pignorata dei genitori. Addirittura, la stessa possibilità viene concessa anche al coniuge in regime di comunione dei beni (mentre risulta pacifica in caso di separazione dei beni), che può provare ad acquistare la proprietà del bene prendendo parte alla procedura di vendita. L'articolo 571 del Codice di procedura civile stabilisce infatti chiaramente che: "Ognuno, tranne il debitore, è ammesso a offrire per l’acquisto dell’immobile pignorato personalmente o a mezzo di procuratore legale."
In questo contesto, il figlio può presentare offerte, partecipare attivamente all'asta e procedere all'acquisto dell'immobile diventandone a tutti gli effetti nuovo proprietario. È importante notare, però, che questa regola non si applica nel caso in cui il debitore sia defunto. Se il genitore è deceduto e il figlio ha accettato l'eredità, infatti, quest'ultimo non può più partecipare all'asta per acquistare la casa dei genitori poiché subentrato nella posizione debitoria del genitore.
Per la legge, dunque, un figlio può comprare la casa dei genitori all'asta, mentre agli eredi è vietato a meno che non abbiano rinunciato espressamente all'eredità. A tal proposito, il divieto per gli eredi scatta dal momento dell'accettazione dell'eredità presso il notaio e del subentro nel debito. Cosa accade invece se a fare un'offerta è un altro parente? Ed esistono altri vincoli, non di natura legale, che possono bloccare l'acquisto?
Quanto appena delineato per il figlio si applica ovviamente anche agli altri parenti del debitore esecutato. Per esempio, fratelli e sorelle del debitore possono partecipare all'asta e acquistare la casa dei genitori? La risposta è positiva, a condizione che la loro partecipazione non sia mossa dall'intento fraudolento di agire per conto del debitore. Tale eventualità viene valutata dal giudice, che può decidere, prove alla mano, di non accettare l'offerta inviata da soggetti che abbiano un vincolo di parentela col debitore.
Alla domanda "Posso comprare la casa all'asta di mio padre o di mio fratello?" la risposta è sicuramente positiva, tuttavia è importante anche sottolineare che, nonostante la possibilità legale di partecipare alla vendita giudiziaria, le banche sono spesso restie nel concedere mutui per case all’asta ai parenti del debitore. Questo vale sia prima che dopo l'aggiudicazione, perché l'istituto finanziario intende evitare qualsiasi rischio di eventuali situazioni di interposizione fittizia del debitore con conseguente annullamento della vendita.
La presenza del vincolo di parentela con l'esecutato è anzi uno dei motivi più comuni di rifiuto del mutuo da parte delle banche in occasione di vendite all'asta. Al di là dell'opportunità offerta dalla legge, è dunque sempre consigliabile valutare attentamente la possibilità di acquistare la casa all'asta di un genitore o di un parente e di rivolgersi a uno specialista in grado di seguire la pratica in ogni fase e di evidenziare preventivamente i possibili ostacoli finanziari all'operazione.
Anche se la legge consente ai parenti di partecipare all'asta, infatti, la realtà pratica può presentare importanti ostacoli che vanno considerati attentamente prima di immergersi nella burocrazia delle vendite giudiziarie.
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